Il grande gluteo, oltre ad essere il più grande muscolo del nostro corpo è anche il più potente! Per questo è necessario conoscerlo a fondo affinché si ottimizzi al meglio l'allenamento.
Parliamo di un peso che si aggira attorno agli 800 - 900 gr, ciò significa che da solo arriva a pesare il doppio del medio e piccolo gluteo messi assieme, presentando uno spessore muscolare che può superare i 2,50 cm!
Solo il grande gluteo, rappresenta il 12,8% della superficie muscolare degli arti inferiori.
La divisione per tipizzazione delle fibre muscolari, ci evidenzia una composizione per il 68% a fibre rosse e 32% a fibre bianche.
La sua forza equivale a 34 kg per una potenza statica di circa 238 kg.
Numeri impressionanti!
Nonostante i suddetti dati, in termini di peso, di massa e di erogazione di forza, ancora oggi la maggior parte delle atlete di Body Building e Fitness non riescono ad allenare produttivamente i loro glutei.
Quando eseguo i relativi test elettromiografici, si palesano 2 problematiche molto frequenti:
1) le alterazioni paramorfiche a carico del rachide, ginocchia, caviglie (...), si ripercuotono inevitabilmente sulla funzionalità del gluteo causando un accorciamento/ipertono dei muscoli antagonisti allo stesso (inibizione per azione riflessa);
2) soprattutto negli esercizi di estensione, ma anche in quelli di flessione dell'anca, il pattern attivatorio non è propriamente corretto: molte atlete riferiscono una massiva attivazione a carico dei quadricipiti, femorali e/o lombari piuttosto che dei glutei.
Quando ci troviamo di fronte ad una buona armonizzazione glutea, non significa che questa la si è raggiunta grazie all'efficacia degli esercizi svolti.
Sappiamo benissimo che la genetica gioca un ruolo fondamentale anche nell'esprimere il potenziale dei glutei, specialmente nel volume complessivo muscolare. Infatti, alcune donne di diversa etnia, presentano dei glutei ben volumizzati anche senza averli mai allenati una sola volta. Native americane, asiatiche e indiane orientali, sono caratterizzate da glutei e femori piatti; africane e afro-americane presentano fondoschiena dalle curve molto arrotondate; le europee le possiamo collocare nel mezzo.
Al di là della genetica, vi posso assicurare che comunque la forma del gluteo si può e si deve migliorare. A mio modo di vedere, è mancata fino ad oggi una programmazione specifica sugli esercizi da attribuire secondo un criterio basato sui "dati rilevati" (da test specifici non necessariamente strumentali), che ci porta alla cosiddetta "personalizzazione", tanto acclamata ma ancora oggi poco applicata.
autore Alessandro De Vettor