(gambe gonfie, edematose, con venous disorders)
PREMESSE:
1) Tutti gli esempi, proposte e suggerimenti, devono essere contestualizzati in base alle condizioni fisiologiche e morfo-strutturali del soggetto, nonché al suo livello fitness.
2) Gli esercizi di seguito riportati sono solo esemplificativi, pertanto non idonei nella loro pratica per qualsiasi soggetto (soprattutto se sintomatico). Astenersi, quindi, da eventuali commenti che, seppur pertinenti, toccano altri contesti che esulano dall'argomento in essere.
ESPOSIZIONE DEL CASO
Come da titolo, sto esaminando un soggetto sintomatico che verosimilmente potrebbe presentarsi da voi nelle seguenti condizioni:
1) gambe gonfie e/o dolenti tendenti all'edema serotino con accentuazione delle vene dorsali plantari (specie la sera), teleangectasie diffuse distali (malleolo) o mediali (esterno coscia, femorale...);
2) scarsa componente muscolare, ipotonomiotrofia diffusa a carico del muscolo quadricipitale, femorale, gluteo (ma non necessariamente del polpaccio).
Quasi sempre, la richiesta del soggetto in questione potrebbe essere la seguente:
• riduzione volumetrica delle cosce, spesso confusa con riduzione del grasso (non sempre effettivamente presente);
• riduzione/scomparsa degli inestetismi, quasi sempre riconducibili ad aumenti dei carichi pressori derivanti dalla bassa tolleranza ortostatica (ricerca sul mio profilo per un approfondimento sull'argomento), ostacoli posturali, meccanici, anatomici al flusso (ricerca sul mio profilo per un approfondimento) con annesse vie di fuga nel circolo cutaneo (teleangectasie).
Qualora fosse presente anche del cellulare adiposo, si faranno altre considerazioni eziologiche intrinseche (esempio: liposintesi ormonale).
L'approccio vincente è quello di trattare il soggetto in primis migliorando il trofismo/volume della massa glutea riducendo contestualmente l'eccesso volumetrico delle cosce che, ribadisco, non significa necessariamente riduzione del cellulare adiposo (non in questo caso).
Per un periodo di 4-6 settimane sarà necessario agire sulle spinte d'anca con dei GLUTES BRIDGE piuttosto che con degli HIP THRUST (prossimamente vi spiegherò i relativi perché).
Il GLUTES BRIDGE sarà considerato, solo per questo periodo, l'esercizio BASE (definizione alquanto impropria ma necessaria nel caso specifico).
A questo esercizio saranno associati degli esercizi a catena cinetica aperta, da eseguire in super set.
ESEMPIO
1) Glutes Bridge + Leg Extension (retroginocchio non a contatto col bordo del sellino)
2) Glutes Bridge + Leg Curl
3) Glutes Bridge + Abduzione alla macchina
4) Glutes Bridge + Calfing alla Pressa
Il GLUTES BRIDGE dovrà essere eseguito con apposita banda elastica tra le ginocchia per migliorare l'efficienza dell'attivazione integrata (grande gluteo + medio gluteo).
Eseguire circa 12-8 reps mantenendo la fase di peak contraction (in massima elevazione) per almeno 3 secondi.
Sia nella fase eccentrica e sia nella fase concentrica del movimento va mantenuta l'abduzione delle ginocchia.
Dalla quarta settimana, si provvederà a sostituire un esercizio a catena cinetica aperta con uno a catena cinetica chiusa (esempio: Glutes Bridge + Stacco Rumeno).
Alla quinta settimana, andremo a sostituire anche un secondo sercizio (esempio: Glutes Bridge + Affondi).
Gli altri super set rimarranno invariati senza alcuna sostituzione (Glutes Bridge + Abduzione alla Macchina e Glutes Bridge + Calfing alla Pressa).
Lo schema finale potrebbe essere il seguente:
1) Glutes Bridge + Stacco Rumeno
2) Glutes Bridge + Affondi
3) Glutes Bridge + Abduzioni alla macchina
4) Glutes Bridge + Calf alla Pressa
OBIETTIVI FINALI RAGGIUNTI
1) sgravo pressorio ortostatico, con riduzione volumetrica delle cosce ed aumento del processo di riassorbimento edemigeno (incremento della capacità funzionale linfatica);
2) incremento del trofismo e volume muscolare gluteo;
3) ripristino funzionale (propedeutico) della pompa valvulo-muscolare in virtù dell'applicazione del principio dell'unità motrice flebo-muscolare.
autore Alessandro De Vettor